Il processo di gestione delle risorse finanziarie assume un aspetto fondamentale di tutta l’attività del Fondo e coinvolge diversi soggetti, cui competono responsabilità diverse. Questi sono il CdA del Fondo, i gestori finanziari, la Banca depositaria.
Le fasi in cui si articola il processo di gestione possono essere così sintetizzate:
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individuazione delle politiche di investimento di lungo periodo, ossia dell’asset allocation strategica, (AAS) da parte del CdA e conseguente definizione del benchmark di riferimento;
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attuazione delle decisioni di asset allocation tattica da parte dei gestori finanziari;
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controllo dell’operato dei gestori da parte del CdA (supportato da eventuali consulenti o advisor esterni);
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eventuale revisione delle scelte di AAS da parte del CdA.
La gestione delle risorse finanziarie è affidata a soggetti abilitati (Banche, Società di Intermediazione Mobiliare, Compagnie di assicurazione ecc…) che vengono individuati attraverso una selezione pubblica, detta gara.
Il CdA (Consiglio di Amministrazione) del Fondo definisce la politica di investimento, individuando l’asset allocation strategica ed è responsabile del controllo dell’operato del gestore.
I risultati della gestione finanziaria, al netto dei costi sostenuti per il funzionamento del Fondo Pensione, sono ripartiti per quota e capitalizzati sui conti individuali.
La struttura gestionale prescelta è di tipo multicomparto, si caratterizza cioè per la presenza di più linee di investimento che si differenziano per il profilo di rischio-rendimento in modo tale da assicurare agli iscritti una adeguata possibilità di scelta.
L’aderente, all’atto dell’adesione, decide il proprio profilo di investimento scegliendo il comparto in cui far confluire i versamenti contributivi.
In caso di mancata scelta si intende attivata l’opzione verso un comparto identificato da Fondo